Controlli e liti

La lotteria raddoppia con pagamenti cashless

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Un incentivo alla compliance di esercenti e commercianti passa anche dalle lotterie degli scontrini. Il debutto è stato posticipato al 1° luglio 2020 dal decreto fiscale collegato alla manovra. Sei mesi in più per consentire agli operatori di adeguarsi e alla macchina dell’amministrazione finanziaria di farsi trovare pronta. Ad ogni buon conto, anche l’avvio sarà contraddistinto da una fase di sperimentazione, che di fatto durerà tutto l’anno. Il punto d’arrivo sarà quello di permettere ai contribuenti di partecipare al gioco a premi antievasione direttamente con lo smartphone o con strumenti di pagamento tracciabili. Al debutto, invece, gli acquirenti dovranno dotarsi del codice lotteria che sarà rilasciato dal portale chiamato a gestire l’operazione. Il percorso va nella direzione della completa digitalizzazione del rapporto Fisco-contribuente con in prospettiva l’identità digitale diffusa e la card unica con tutti i dati.

Il progetto, per ora, deve fare i conti con l’immediato. In primo luogo, con la necessità di chiudere al più presto la partita del regolamento della prima lotteria destinata a partire. Dopo il via libera della Privacy ai provvedimenti tecnici di trasmissione dei dati, si attende anche l’ok del Garante alle regole del concorso. L’interlocuzione è in fase avanzata e la previsione è di chiudere la partita in tempi brevi non appena saranno definiti gli ultimi dettagli dello schema di provvedimento.

Le idee sono abbastanza chiare. Si prevedono premi mensili da 50mila, 30mila e 10mila euro e un’estrazione annuale da un milione di euro. Premi che saranno esentasse. Le vincite, infatti, non parteciperanno per il loro intero valore alla formazione del reddito del fortunato estratto. Ma non solo, le somme non saranno nemmeno assoggettate ad alcun prelievo erariale.

Una volta incassato il nulla osta della Privacy, sarà più semplice per l’amministrazione finanziaria definire le regole anche per la lotteria per chi non paga in contanti. Il decreto fiscale ha, infatti, sostituito la precedente possibilità di raddoppiare le vincite per chi salda con modalità alternative al cash con un concorso ad hoc. Governo e Parlamento hanno puntato 45 milioni (più altri 5 per la gestione del concorso) da destinare a chi utilizza strumenti di pagamento elettronici. Con premi aggiuntivi riservati anche agli esercenti.

Sulla carta le somme messe in gioco potrebbero garantire un maggior numero di premi rispetto ai tre mensili e a quello annuale previsti dalla lotteria per i pagamenti in contante. Per quest’ultima, infatti, sono a disposizione 6 milioni di euro.

Va ricordato che la lotteria è rivolta ai contribuenti, persone fisiche maggiorenni residenti nel territorio dello Stato, che effettuano acquisti di beni o servizi, fuori dall’esercizio di attività di impresa, arte o professione.

Per far decollare le lotterie, non c’è solo l’attesa per le regole. È necessario che la macchina sia pronta, tanto dal punto di vista dei commercianti ed esercenti che, oltre a dotarsi dei registratori telematici, avranno bisogno di un lettore per i codici lotteria quanto da quello delle infrastrutture digitali. Tutto, infatti, passerà dal portale della lotteria che sarà costruito da Sogei per Dogane-Monopoli ed Entrate.

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