Detrazione modulabile per il box di pertinenza acquistato dai coniugi

I molteplici provvedimenti interpretativi con i quali l’amministrazione finanziaria è intervenuta nel regolamentare la detraibilità delle spese di recupero del patrimonio edilizio, hanno attribuito un’importanza progressivamente marginale ad alcuni aspetti formali, come l’intestazione dei relativi documenti di spesa, dando rilevanza piuttosto a quelli di natura sostanziale, come l’effettivo sostenimento del relativo onere economico. Nella circolare 13/E/2019 sono contenute, in tal senso, significative affermazioni di principio (che si riportano) in base alle quali : «qualora vi siano più soggetti titolari del diritto alla detrazione, il beneficio può spettare anche a colui che non risulti intestatario del bonifico e/o della fattura nella misura in cui abbia sostenuto le spese, a prescindere dalla circostanza che il bonifico sia stato o meno ordinato da un conto corrente cointestato con il soggetto che risulti, invece, intestatario dei predetti documenti». Pertanto, in considerazione della rilevata flessibilità delle trascritte istruzioni, il beneficio fiscale nel caso qui prospettato può essere liberamente suddivisibile, in misura pari all’onere economico in concreto sopportato, fra coloro che risultano cointestatari formali del bonifico e/o della fattura. A tale scopo è richiesto che i documenti di spesa siano appositamente integrati con il nominativo del soggetto che ha sostenuto l’esborso e con l’indicazione della relativa percentuale (circolare 13/E citata).

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