Imposte

Campione d’Italia, imposta sul consumo allineata all’Iva svizzera

di Valerio Vallefuoco

Nell’ambito di un fattivo dialogo politico ormai da qualche tempo avviato, Italia e Svizzera con uno Scambio di note diplomatiche hanno definito la questione relativa al regime di tassazione indiretta applicabile al Comune di Campione d’Italia.

A partire dal 1° gennaio 2020, infatti, Campione d’Italia entrerà a far parte del territorio doganale dell’Ue, come da previsione del Regolamento Ue n.°2019/474 del 19 marzo 2019, recante modifica al Regolamento Ue n.952/2013, istitutivo del Codice doganale dell’Unione. Secondo tale previsione il Comune italiano ricadrà nel campo di applicazione territoriale del regime generale delle accise ma ad esso non sarà applicabile la direttiva Ue n°2019/475 del 18 febbraio 2019 recante modifica delle direttive 2006/112/Ce e 2008/118/CE, relativa all’imposta sul valore aggiunto.

Al fine di evitare effetti distorsivi della concorrenza, potenzialmente riconducibili alla non applicabilità dell’Iva, si è stabilito di introdurre a Campione d’Italia un’imposta locale sul consumo. Con uno scambio di note, Italia e Svizzera hanno confermato la volontà di introdurre questo tipo di tassazione precisando che per garantire pari condizioni di concorrenza tra gli operatori economici stabiliti in Svizzera e quelli di Campione d’Italia, le aliquote dell’imposta locale sul consumo saranno in linea con l’imposta sul valore aggiunto svizzera. Una decisione che conferma il noto pragmatismo svizzero esteso anche agli accordi internazionali.

Il compito di informare adeguatamente i contribuenti e gli operatori attivi a Campione d’Italia in merito all’imposta locale sul consumo viene demandato al ministero dell’Economia e delle Finanze italiano, che dovrà provvedere alla pubblicazione sul proprio sito di specifiche linee guida. Con lo stesso Scambio di note, inoltre, l’Italia riconosce la pesante situazione debitoria in cui versa il comune di Campione d’Italia, divenuto insolvente nel 2018.

A tal riguardo, dallo Scambio emerge da un lato che le autorità nazionali italiane stanno stanziando un finanziamento a copertura dei debiti (sino al 30 novembre 2019 ammontanti a circa 5 milioni di franchi svizzeri) dall’altro l’impegno del Governo del Cantone Ticino a versare, al momento in cui i debiti stessi verranno pagati, il saldo della compensazione finanziaria dovuta all’Italia in applicazione dell’Accordo del 1974 sull’imposizione dei lavoratori frontalieri per l’anno 2018.

Assunto anche l’impegno da parte delle autorità italiane e di quelle svizzere ad adoperarsi affinché anche dopo il passaggio nel territorio doganale dell’Ue venga assicurata continuità nell’erogazione a Campione d’Italia di alcuni servizi essenziali , quali la raccolta e lo smaltimento in Svizzera dei rifiuti, il trattamento delle acque reflue, i servizi connessi alla telecomunicazione nonché venga confermata la validità temporanea della licenza di condurre ossia la patente svizzera rilasciata ai residenti di Campione d’Italia.

Lo Scambio di note, infine, in vista del sorgere del nuovo valico doganale tra la Svizzera e l’Italia, ufficializza l’impegno dei due Paesi a perfezionare quanto prima un accordo , nell’ambito di trattative già avviate, relativo all’istituzione di un ufficio a controlli nazionali abbinati per il valico di Bissone/Campione d’Italia.

Molti interrogativi permangono soprattutto per l’applicazione di norme nuove da parte degli operatori economici locali di Campione che si sono organizzati attraverso la nuova costituzione associazioni locali per chiedere alla autorità italiane delle sollecite ed altrettanto pragmatiche riposte alle loro richieste . Le riposte delle autorità italiane sono attese anche da parte dello loro controparti contrattuali italiane o svizzere che si aspettano regole chiare e semplici per poter continuare a lavorare insieme.

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