La notifica via Pec della cartella si dimostra solo con il file nativo
Non basta il .pdf della ricevuta: rappresenta una stampa virtuale
L’uso della Pec ai fini della notifica comporta che la prova della consegna della cartella (ma il principio è valido in generale) sia fornita utilizzando lo stesso strumento informatico. Pertanto, solo il file in formato .eml o .msg – tipici dei messaggi di Pec – possono dimostrare che a essere notificato, in quella data, sia stato proprio quell’atto. Il principio è stato affermato dalla Corte di giustizia tributaria di primo grado di Siracusa con la sentenza 225/5/2024 (presidente Boscarino e relatore...
Gioco d’azzardo, restano esenti da Iva i proventi generati da attività illegali
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