Imposte

Auto, all’azienda conviene il rimborso

di Maurizio Caprino e Luca De Stefani

La formulazione definitiva (e più blanda) della stretta fiscale sulle auto aziendali avrà effetti diversi rispetto alle prime bozze , cambiano i calcoli di convenienza rispetto alle prime bozze della legge di Bilancio.

Se all’inizio la convenienza dell’auto aziendale veniva meno sia per l’azienda sia per il lavoratore, ora in caso di uso intensivo del mezzo per lavoro è penalizzato solo il datore di lavoro, al quale conviene rimborsare le spese di trasferta con auto personale. All’utilizzatore continua a convenire l’auto aziendale, assegnatagli anche per il tempo libero con il fringe benefit. Era così anche fino all’anno scorso.

Questi sono i risultati delle simulazioni del Sole 24 Ore (si veda la tabella a destra) sull’applicazione delle regole che andranno in vigore con i contratti stipulati dal 1° luglio. Riguardano l’ipotesi di scelta di uno dei relativamente pochi modelli da flotta aziendale che vengono penalizzati sul fronte del fringe benefit: l’Alfa Romeo Giulietta 1.4 a benzina da 120 cavalli (costo di acquisto senza Iva: 22.640 euro con ammortamenti annuali al 25%, 12,5% il primo anno).

Dal 1° luglio, la percorrenza per uso privato conteggiata come reddito in natura del lavoratore sale dal 30% di 15.000 chilometri al 40%, se le emissioni di CO2 dell’auto sono comprese tra 161 g/km e 190; tra 61 e 160 restano al 30%, oltre i 190 g/km si sale al 50%. Inasprimenti di un ulteriore 10% dal 2021. Tra zero e 60 g/km (risultati alla portata solo di auto elettriche e ibride plug-in) c’è un lieve alleggerimento (25%)..

L’esempio si riferisce al caso di trasferte fuori dal territorio comunale per ben 40.000 chilometri l’anno, ripetuti per cinque anni, al termine dei quali il mezzo viene rottamato. Vengono ipotizzati contrinuti Inps a carico dell’azienda sul fringe benefit per 5.952 euro in cinque anni e risparmi dovuti a deduzioni Ires (15.715 euro) e Irap (3.316).

Se è il lavoratore a usare per lavoro la stessa vettura ma acquistata da lui, si ipotizza che spenda spende 24.400 euro per l’acquisto, 30.928 euro di benzina, 3.050 di pneumatici, 13.740 euro di manutenzione, 12.112 di assicurazione Rc e 1.149 di bollo auto. Tutti valori Iva compresa.

In entrambi i casi, la quota di interessi sull’acquisto da calcolare fiscalmente (circolare 47/E/2008, risposta 5.3) è di 4.865 euro.

Gli esempi

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©