Controlli e liti

Poste nella cooperative compliance

di Redazione Norme e tributi

Anche Poste italiane e la controllata Poste Vita entrano nel regime di adempimento collaborativo con l’agenzia delle Entrate. Salgono così a 41 le società ammesse alla cooperative compliance a cui possono accedere i grandissimi contribuenti dotati di un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale.

«Con l'ingresso nel regime - sottolinea l'amministratore delegato di Poste Matteo Del Fante – viene riconosciuto ancora una volta lo sforzo prodotto dalla nostra azienda per il rafforzamento del sistema di governance in linea con la strategia di sostenibilità definita». E, continua Del Fante, «l’ammissione all’adempimento collaborativo è un'ulteriore conferma dell'efficacia delle azioni realizzate dall'azienda negli ultimi anni sul proprio sistema di controllo interno, finalizzate ad assicurare efficienza, trasparenza e piena accountability ai processi aziendali».

L'ingresso nella cooperative compliance comporta una serie di vantaggi per gli aderenti. Tra gli altri, figurano la procedura abbreviata di interpello preventivo con risposta entro 45 giorni e l’esonero dal presentare garanzie per i rimborsi delle imposte dirette ed indirette per tutto il periodo di permanenza nel regime.

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